Crisi di governo, cosa succede adesso: i possibili scenari
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Direttore: Alessandro Plateroti

Crisi di governo, cosa succede adesso: tutti i possibili scenari

Giuseppe Conte

Crisi di governo, cosa succede adesso: tutti i possibili scenari dopo la conferenza stampa di Matteo Renzi.

Nonostante i disperati tentativi dei pontieri, la crisi di governo è inevitabile e passa dalla conferenza stampa con la quale Matteo Renzi ha annunciato il passo indietro di Iv, con la delegazione di Italia Viva che lascia l’esecutivo. Quelle che potrebbe accadere dopo è ancora un mistero e passa per diverse incognite che rendono impossibili previsioni realistiche. Quello che possiamo fare però è una panoramica dei possibili scenari.

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Crisi di governo, la conferenza stampa di Matteo Renzi

Dopo l’approvazione del Recovery plan – senza i voti di Italia Viva – le luci dei riflettori si spostano su Matteo Renzi che in gran fretta ha organizzato una conferenza stampa per il 13 gennaio.

Con la conferenza stampa vengono confermate le dimissioni delle ministre dell’Agricoltura Teresa Bellanova e della Famiglia Elena Bonetti, oltre al ritiro del sottosegretario agli Esteri Ivan Scalfarotto. Di fatto l’inizio ufficiale della crisi di governo destinata a mettere la parole fine al secondo governo Conte. Ma cosa succede dopo?

Matteo Renzi
Matteo Renzi

I possibili scenari

Come detto, fare una previsione è sostanzialmente impossibile. Detto ciò è possibile ragionare sulle probabilità. Lo scenario più probabile è quello di un patto di legislatura. Conte ha detto di essere al lavoro in tal senso e Renzi ha comunicato di essere disposto a sedersi al tavolo delle trattive per fare il punto della situazione e sondare il terreno per valutare se effettivamente ci siano le condizioni per andare avanti. Va detto che Palazzo Chigi aveva fatto sapere che in caso di passo indietro di Renzi, un nuovo governo con Italia Viva sarebbe stato impossibile. Un ultimatum non apprezzato da una parte del Partito democratico.

Le dimissioni di Conte

Come comunicato da Renzi, la palla passa effettivamente nelle mani del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che potrebbe decidere di rassegnare le proprie dimissioni presentandosi dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. In questo caso Conte potrebbe avere un nuovo incarico e potrebbe procedere con la formazione di un nuovo governo che dovrebbe essere sostenuto dalla stessa maggioranza.

Se Conte non si dimette?

Conte potrebbe tentare la sorte e decidere di non rassegnare le dimissioni. A quel punto il premier si assumerebbe l’interim dei Ministeri vacanti e prosegue a lavorare. Questo fino ad una mozione di sfiducia che potrebbe segnare la fine del governo.

I responsabili

Dalle parti di Italia Viva temono che Conte abbia in mano i numeri per continuare a governare anche senza Italia Viva. Questo grazie al sostegno dei responsabili rintracciati da Mastella. Ma a Conte servirebbe un vero e proprio gruppo, non un manipoli di esponenti, che non darebbe stabilità all’esecutivo e che potrebbe semplicemente rimandare la spesa dei conti. Se questo gruppo, che dovrebbe prendere il nome di uno di quelli che si è presentato alle elezioni, prendesse forma, Conte potrebbe sfidare Renzi in Aula e di fatto relegare Italia Viva all’opposizione con il 2% circa nei sondaggi. Di fatto manderebbe a monte il tentativo di scalata intrapreso da Matteo Renzi, che a quel punto sarebbe ai margini della scena politica italiana. E con poche possibilità di rientrare dalla porta principale.

Se il gruppo invece non si formasse si andrebbe verso una crisi al buio che passerebbe per le mani di Mattarella che potrebbe anche dare mandato a Cartabia – uno dei nomi caldi – di rintracciare una maggioranza di governo. Anche in questo caso lo scopo sarebbe quello di arrivare alle elezioni in maniera sicura e ordinata.

La stessa maggioranza ma con un nuovo Premier

Se Conte dovesse decidere di sfidare Renzi e dovesse uscire sconfitto, si potrebbe procedere con la formazione di un governo formato da Pd, M5S e LeU ma guidato da un premier diverso. I nomi caldi sono quelli di Franceschini e Di Maio, con il primo che risulta favorito.

Il governo di scopo

C’è poi l’ipotesi che passa per la formazione di un governo di scopo che dovrebbe portare il Paese fino alle prossime elezioni.

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ultimo aggiornamento: 14 Gennaio 2021 9:30

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